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Sala del tricolore, Museo del Tricolore

reggioemilia_1.jpgSe trascorrete qualche giorno di vacanza a Reggio Emilia troverete in città diversi riferimenti al tricolore, che proprio in queste terre e dallo spirito rivoluzionario dei suoi abitanti prende origine.

Se volete ripercorrere la storia della bandiera italiana come primo passo consigliamo di visitare la Sala del Tricolore, attualmente sala consiliare di Reggio Emilia.

L’edificio, nato come archivio del ducato estense nel XVIII secolo su progetto dell’architetto Lodovico Bolognini, fu anche la sede della prima riunione del congresso dei deputati della Repubblica Cispadana che in questa sala scelse il tricolore come proprio simbolo il 7 gennaio 1797.

Il passaggio delle truppe napoleoniche in Italia nel maggio dell’anno precedente aveva infatti scosso fortemente gli animi rivoluzionari dell’intera penisola, portando allo sgretolamento dell’antico sistema di Stati in cui era diviso il paese. Ai valori della nuova Repubblica Francese si guardava per l’impronta democratica che fu di ispirazione alle nascenti repubbliche giacobine, e lo spirito di emulazione verso i Francesi riguardò anche molti dei simboli unitari che la caratterizzavano, il tricolore in primo luogo.

La scelta dei colori sembra trovi origine nella tradizione lombarda, il bianco e il rosso componevano l’antichissimo stemma comunale di Milano, mentre il verde era il colore delle uniformi della Guardia civica milanese. Una interpretazione più cara agli italiani è quella romantica che ne diede il poeta Giosuè Carducci durante i festeggiamenti del primo centenario del Tricolore a Reggio Emilia, secondo la quale il verde è “l’aprile delle valli”, il bianco “le nevi delle Alpi” e il rosso “le fiamme dei vulcani”.

La prima versione del tricolore pare avesse le bande disposte orizzontalmente,dall’alto il rosso, il bianco e il verde, mentre la versione a bande parallele all’asta risalirebbe all’anno seguente, per decreto del Gran Consiglio della Repubblica Cisalpina datato 11 Maggio 1798. Per almeno quattro decenni le versioni del vessillo italiano varieranno nell’accostamento e nella disposizione dei colori e solo nel 1848 viene codificata nell’ordine che oggi conosciamo.

Nel 1861 al centro del tricolore si aggiungeva lo stemma dei reggioemilia2.jpgSavoia e la bandiera diventava il simbolo del Regno d’Italia. La bandiera italiana torna ad essere composta dal solo tricolore nell’ordine verde, bianco, rosso, il 2 giugno 1946 in corrispondenza della nascita della Repubblica Italiana.

Reggio Emilia, proprio perché culla del simbolo italiano per eccellenza, ospita l’interessante Museo del Tricolore, dove vengono custoditi i documenti e ordinata la storia del vessillo. Durante la vostra vacanza a Reggio Emilia vi consigliamo di visitare il Museo del Tricolore, dove troverete un istruttivo ed interessantissimo percorso guidato nella storia della bandiera italiana.

Il museo è diviso in quattro sezioni, corrispondenti a quattro passaggi storici determinanti nello svolgersi degli eventi della nostra Repubblica: la Repubblica Reggiana, la Repubblica Cispadana, la Repubblica Cisalpina, e la fase della Restaurazione. Ognuna delle quattro sale propone documenti, cimeli, armi e oggetti vari che hanno a che fare con lo sviluppo del simbolo dell’Italia in lotta con l’invasore straniero e in rivalsa per l’indipendenza.

In corrispondenza del giorno della nascita del Tricolore, il 7 gennaio di ogni anno, la città di Reggio Emilia festeggia e ricorda con orgoglio il ruolo fondamentale che il simbolo delle prime regioni rivoluzionarie dell’Italia ha avuto a livello nazionale.