Castelli Reggiani
Fra antichi borghi, torri e pievi si dispongono le Corti Reggiane e i Castelli Matildici, 22 castelli oggi inseriti in un circuito imperdibile per chi trascorre una vacanza a Reggio Emilia.
Visitare i Castelli Reggiani significa immergersi a pieno in un clima medioevale ancora intatto e avere il piacere di apprezzare una delle testimonianze meglio conservate dei primi anni mille, quando l’intero territorio di Reggio Emilia si legò alle vicende della Contessa Matilde di Canossa.
La contessa Matilde visse a cavallo fra XI e XII secolo e il suo regno si estendeva da Mantova al Lazio, ma aveva il suo centro principale a Reggio Emilia, nel territorio delimitato dai comuni di Canossa, Rossena, Montecchio, Correggio, Novellara, Carpineti, Bianello e Scandiano.
Matilde di Canossa è ricordata come una delle donne più importanti del Medioevo, Dante la inserì nel Paradiso della sua Divina Commedia per il ruolo determinante che ebbe nel riallacciare i contatti fra la Chiesa riformata di Papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV, contro il cui esercito vinse nei territori vicini al Castello di Canossa.
I Castelli Matildici e le altre fortificazioni che oggi compongono il circuito dei Castelli Reggiani si sono poi legati, nei secoli a venire, ad altri casati e signorie; alcuni possedimenti nel tempo sono stati acquistati dalle amministrazioni comunali e da privati, che in tempi più recenti si sono adoperati per costituire in maniera collettiva un interessantissimo percorso turistico e didattico.
Nel visitare i Castelli Reggiani vi consigliamo di partire da quella che fu la principale dimora di Matilde, il Castello di Canossa, il cui complesso risale alla prima metà del X secolo. Fu Ottone I, re di Germania, a consegnarlo ad un discendente della famiglia di Matilde di origine longobarda e a promuovere la sua stirpe al rango di conti. Il castello di Canossa svolse un ruolo centrale nella storia europea negli anni in cui la contessa Matilde ci visse, qui infatti avvenne l’incontro fra Papa Gregorio VII e l’imperatore Enrico IV.
Dopo la morte della contessa il declino del castello fu a lungo inarrestabile, nel 1557 Ottavio Farnese e il suo esercito demolirono la rocca a cannonate e solo nel 1878 quello che restava dell’edificio venne acquisito dallo stato e dichiarato monumento nazionale. Dell’originale costruzione rimangono le mura meridionali e la cripta di San Apollonio. Il Museo Nazionale di Canossa conserva materiale informativo e alcuni ritrovamenti legati al castello fra cui una fonte battesimale del XII secolo.
Il Castello di Canossa era difeso a ponente da una roccaforte militare, il Castello di Rossena affiancata dalla torre segnaletica di Rossanella. Impiantato su un rossastro colle vulcanico il complesso costituisce uno degli scorci paesaggistici più suggestivi dell’area matildica. Eretto nel X secolo, il castello roccaforte è rimasto praticamente intatto fino ai giorni nostri e, dopo il restauro avvenuto nel 2000 in occasione del Giubileo, il castello è stato destinato ad ostello, un’opportunità imperdibile per quanti vogliano trascorrere le vacanze nei Castelli Reggiani e conoscere da vicino l’atmosfera meravigliosa di questi luoghi.
Dell’antico Castello di Correggio, sicuramente esistente nei primi anni Mille, solo di recente gli scavi hanno portato alla luce parte della merlatura originale e dei bastioni d’angolo, resta una antica torre del castello che fu salvata e adattata a campanile per la basilica di San Quirino. Il monumento principale di Correggio è però il Palazzo dei Principi, splendida abitazione rinascimentale dei Da Correggio, oggi sede del Comune, degli archivi e della biblioteca correggese e soprattutto del Museo Civico di Correggio dove si conservano preziose tele di Donnini, Asioli, Malatesta, arazzi fiamminghi del XVI secolo e soprattutto opere di Mantegna e del Correggio.
Fra le altre mete interessanti per chi sceglie di visitare i Castelli Reggiani, ci sono il Castello di Bianello, restaurato nel ‘600 in stile barocco con belle decorazioni affrescate, il Castello di Scandiano, restaurato in maniera sublime dopo il 1565 dall’architetto Giovan Battista Aleotti, il Castello di Castellarano intorno al quale si è sviluppato un bellissimo centro storico di origine medioevale ancora perfettamente conservato, il Castello di Fabbrico e il Castello di Arceto, proprietà private nelle cui stanze si celebrano matrimoni civili su richiesta e si organizzano eventi culturali e mostre temporanee.
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