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Castello di Torrechiara

Torrechiara.jpgIl Castello di Torrechiara sorge a 18 Km dalla città di Parma, nel comune di Langhirano. Per chi trascorre in zona un periodo di villeggiatura, si consiglia di intrattenersi almeno per un giorno di vacanza al Castello di Torrechiara, dove si respira una atmosfera unica e carica di leggenda.

Il castello compare per la prima volta nel 1259 su un documento del podestà di Parma che ne ordina la demolizione, due anni dopo il castello è nuovamente nominato in un atto che ne vieta la riedificazione. La struttura che si conserva oggi venne fatta costruire tra il 1448 e il 1460 dal conte Pier Maria Rossi con scopi difensivi, ma è ben più conosciuta come residenza signorile del conte e della sua amante Bianca Pellegrini da Arluno.

La pianta del castello è rettangolare, i quattro torrioni sono collegati da mura merlate alla ghibellina, cioè con uno dei torrioni alto il doppio degli altri. Le sale interne prendono fantasiosi nomi a seconda dei soggetti che vi sono affrescati: la Sala di Giove, la Sala del pergolato, la Sala dei paesaggi, la Sala del Velario, la Sala della Vittoria e la Sala dei Giocolieri sono decorate con opere pregiate del pittore Cesare Baglione che qui lavorò con i suoi collaboratori verso la fine XVI secolo. Le decorazioni naturalistiche che completano queste sale risalgono al XVIII secolo. Nella Sala degli Angeli e nella Sala degli Stemmi compaiono i simboli dei signori dell’ epoca, in particolare si ripetono i riferimenti all’arma degli Sforza di S. Fiora e gli stemmi nobiliari della famiglia Rossi. La decorazione della sala da pranzo è a tema geografico e probabilmente serviva da spunto per intavolare discussioni con gli ospiti del castello.

Nel visitare il Castello di Torrechiara si rimarrà sicuramente colpiti dalla decorazione della più famosa e leggendaria fra le sue stanze, la Camera d’Oro situata al secondo piano sotto la torre orientata ad est. Le decorazioni inneggianti all’amore e alla perdita dell’amato attestano la destinazione votiva ed erotica della stanza. La doviziosa cura di dettagli realistici ha permesso di riconoscere, in questo ciclo di affreschi attribuito a Benedetto Brembo, la giovane Bianca Pellegrini che vaga alla ricerca dell’amante per i feudi e i castelli di proprietà dello stesso Pier Maria Rossi.

Al piano terreno del castello si trova l’Oratorio di S.Nicomede, dove venne rinvenuta una piccola tribuna lignea, trasferita in seguito al Museo del Castello Sforzesco di Milano. Nell’oratorio campeggiano due lastre di lapidi al di sotto delle quali sembTorrechiara2_1.jpgra siano stati seppelliti il conte e la sua amante.
Anche i successivi abitanti del castello hanno lasciato qualche interessante traccia del loro passaggio, si sa di un cardinale che visse nel castello nel secolo successivo e a questo periodo risalgono le attrezzature da cucina definibili ingegnose ancor oggi, come noterà chi si ferma a visitare il Castello di Torrechiara. Più leggendaria è invece la vicenda di una coppia di duchi che abitarono il castello in epoca non specificata. Si racconta che il marito avesse fatto murare viva la duchessa in una parete del castello e che il fantasma della bellissima donna, con lunghi capelli neri e profondi occhi verdi, vaghi per le stanze del castello nelle notti di luna piena alla ricerca di un amore sincero a cui regalare baci appassionati.

La dolcezza del clima, il bellissimo panorama di vigneti verso valle e la città all’orizzonte, oltre alle romantiche storie che le mura del maniero conservano, sono state colte in tutto il loro fascino dal regista Richard Donner nel film fantasy Ladyhowke, interpretato da Michelle Pfeiffer, Matthew Broderick e Rutger Hauer. Per chi decide di trascorrere le proprie vacanze al Castello di Torrechiara segnaliamo la presenza di numerosi spettacoli estivi dedicati alla musica, tra i quali il Festival di Torrechiara Renata Tebaldi.