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Santuario della Verna e Camaldoli

verna.jpgIl comune di Chiusi della Verna, in provincia di Arezzo, è un piccolissimo centro sorto su uno sperone roccioso all’altezza di 1283 m negli Appennini toscani del casentino, tutto intorno, il monte è ricoperto da una rigogliosa foresta di faggi e abeti.

Nel visitare Chiusi della Verna sarà evidente a tutti che il fulcro non solo religioso, ma anche turistico e culturale dell’intero territorio è legato al Santuario della Verna, famoso per aver ospitato San Francesco d’Assisi durante molti dei suoi ritiri spirituali, divenendo per i frati del suo ordine e per i credenti in generale un luogo di pellegrinaggio e di raduno di fedeli.

Francesco d’Assisi lo ricevette in dono nel 1213 da Orlando Catani, Conte di Chiusi in Casentino, che glielo descrisse come posto “solitario e salvatico e troppo bene atto a chi volesse fare penitenza, in luogo rimosso dalle gente, o a chi desidera fare vita solitaria”.

Il luogo piacque molto a Francesco che lo elesse fra i romitori in cui ogni anno si ritirava per trascorrere prolungati periodi di preghiera. Nel 1224, vicino all’anno della morte di Francesco, la cui Regola era ormai stata approvata da Papa Onorio IV, il Santo tornò un'ultima volta a Chiusi della Verna e durante i giorni di ritiro i suoi piedi e le sue mani furono marchiati dai segni delle stimmate, mentre il suo corpo si riempì di piaghe identiche a quelle che colpirono Cristo sulla Croce.

Oggi, negli stessi luoghi in cui avvennero quei fatti sorge il massiccio ed articolato Santuarioverna2.jpg di San Francesco alla Verna. Nei diversi locali che si affacciano alla Piazza del Quadrante si conservano tesori artistici, culturali, storici e liturgici di elevato valore, tanto che i pellegrini e i devoti del Santo sono solo una minima parte di quanti si recano a visitare Chiusi della Verna ogni anno. Il centro si iniziò a formare a partire dal 1216-18 dalla costruzione della chiesetta di Santa Maria degli Angeli.

Al suo interno si conservano due pale d’altare e un dossale di terracotta invetriata realizzati da Andrea della Robbia nel 1485. Attraversando la piazza del Quadrante si accede alla Basilica Maggiore costruita fra il XIV e il XVI secolo.

La basilica conserva i più importanti esemplari artistici di Andrea della Robbia e della sua bottega. Nella cappella delle Reliquie sono custoditi oggetti e reliquie appartenute a San Francesco. La cappella della Stimmate è il cuore del santuario. Sorge dove avvenne il miracoloso evento, ed è anche questa affrescata dalla bottega di Andrea della Robbia.

Di mano del solo artista è invece la monumentale pala della parete di fondo (1481), in cui San Francesco compare insieme ad altri santi al cospetto di Cristo crocifisso. Sempre attraverso la piazza del Quadrante si accede al convento e alla foresteria, dove i frati della Verna danno ospitalità e ristoro a tutti i viaggiatori che decidono di fermarsi per la notte al santuario.
La magica pace delle montagne e i sentieri percorribili solo a piedi sono una attrattiva unica per chi vuole rilassarsi trascorrendo qualche giorno di vacanza a Chiusi della Verna.

Altra importante meta di pellegrinaggio nella provincia di Arezzo, non molto distante da Chiusi della Verna, è il comune di Camaldoli. Il Camaldoli.jpgnucleo iniziale del Monastero camaldolese ha una storia di quasi 1000 anni, quando San Romualdo ricevette in dono dal Conte Maldolo un territorio nelle foreste Casentinesi.

Nella zona bassa del territorio camaldolese si è sviluppato il centro cittadino intorno al Monastero che nei secoli si ingrandì notevolmente. Nel Quattrocento l’edificio era la sede dell’Accademia Umanistica che fra i suoi studiosi annovera Lorenzo il Magnifico e Leon Battista Alberti.

La presenza di molte importanti opere d’arte ha spinto nei secoli molti curiosi, studiosi e personaggi di cultura a visitare Camaldoli. Nel refettorio del Monastero si trovano una tela di Pomarancio e alcuni affreschi di Lorenzo Lippi, mentre la chiesa custodisce cinque tavole del Vasari. Inoltre un vero e proprio tesoro è quello della biblioteca del Monastero, 30.000 volumi fra i quali alcuni dei primi libri a stampa, codici rarissimi e altri preziosi documenti.

Attraverso una stretta stradina circondata da faggi ed abeti si arriva all’Eremo diCamaldoli2.jpg Camaldoli, oggi composto di venti celle, mentre in origine erano solo cinque. Tre di quelle antiche sono aperte al pubblico e per chi viene a visitare Camaldoli, una delle principali attrattive è la visita alla modestissima cella che ospitò l’eremitaggio di San Romualdo.

Anche le antiche ricette cucinate nei punti ristoro del piccolo centro sono un modo per avvicinarsi ad una dimensione di vita differente dalla nostra quotidianità. Visitare Camaldoli o trascorrere una vacanza a Chiusi della Verna sono occasioni per sperimentare un’esperienza di vita comunitaria, distante dal caos cittadino, con itinerari che ci riportano lontani nel tempo, più vicini alla spiritualità ma anche alla natura incontaminata di questi luoghi.