Montepulciano e San Gimignano
Il territorio senese è orgoglioso delle proprie origini e di quella cultura che, dal Medioevo ad oggi, ha lasciato intatte le sue bellezze. Quelle bellezze e quelle testimonianze per cui vale la pena visitare i piccoli borghi che popolano il suo entroterra. E’ in questa campagna nel cuore della Toscana centrale, caratterizzata da cipressi, ulivi e vigneti, che troviamo le antiche cittadine di Montepulciano e San Gimignano.
Montepulciano sorge su un crinale calcareo che domina la Val di Chiana. Un paesino arroccato a 605 metri slm, cinto da mura castellane e fortificazioni del 1511, all'interno delle quali le strade sono fiancheggiate da palazzi e chiese rinascimentali. Fiorente cittadina d’importanza agricola, commerciale e industriale ma anche pittoresco insediamento ricco di pregevoli monumenti rinascimentali, Montepulciano è celebre per il suo “vino nobile”.
Ha origine etrusca, già nota nel 715 col nome di Castello Politiano, nel XIII secolo fu sotto l’influenza fiorentina e in seguito senese. Tornata al Granducato di Firenze, ottenne il titolo di città nel 1561 ed elevata a sede vescovile ebbe la massima espansione.
Per molti secoli centro culturale di maggior rilievo della Val di Chiana occidentale, Montepulciano vede il suo importante passato legarsi in parte alla posizione tra due strade di rilevanza regionale e in parte alla sua collocazione strategica al confine dell'area di influenza di vari potentati cittadini basso medioevali.
La città, che diede i natali a Poliziano e a San Roberto Bellarmino, mostra al turista che si addentra nel paese il contributo artistico di architetti, pittori e scultori come Antonio da San Gallo, Michelozzo, Jacopo da Vignola, Ippolito Scalza e Baldassarre Peruzzi. Per questi pregevoli contributi e la bellezza degli edifici civili e religiosi, viene definita "la perla del ‘500".
Percorrendo il corso principale, costeggiato da numerosi palazzi d'epoca rinascimentale che donano al paese eleganza e fascino, troviamo la Torre di Pulcinella poi la splendida Piazza Grande, centro cittadino situato nel punto più elevato. Qui prospettano il Palazzo Contucci (1519) ed il Palazzo Tarugi, eretti da Antonio Sangallo il Vecchio, e il Duomo (XVI-XVII) progettato da Ippolito Scalza, con facciata incompiuta priva del rivestimento marmoreo. Il Duomo custodisce al suo interno sculture di Michelozzo e un trittico di Taddeo Bartolo.
Sempre sulla piazza si trovano il merlato e turrito Palazzo Civico(XIX secolo), che vanta una struttura simile al fiorentino Palazzo della Signoria con un cortile interno a doppio loggiato, e il trecentesco Palazzo della Pretura.
Poco al di fuori delle mura del paese, in una valle dal panorama indimenticabile, risalta la mole elegante di una delle opere più armoniose di Antonio da Sangallo il Vecchio: la Chiesa di San Biagio (1545), interamente realizzata in travertino dorato.
Oggi Montepulciano è anche una rinomata sede termale con le strutture di S. Albino, dove vengono sfruttate le proprietà curative di acque e fanghi, mentre il "Vino Nobile" di Montepulciano è uno dei vini toscani più apprezzati da esperti e appassionati a livello internazionale.
Il turismo è favorito anche dai numerosi eventi di interesse culturale-artistico, folcloristico o enogastronomico, promossi durante tutto l’anno. Da segnalare: Cantine Aperte (maggio), il Bravìo delle Botti (agosto) e la Fiera delle Arti e dell’Antiquariato (dicembre-gennaio).
San Gimignano è un’incantevole cittadina che preserva al meglio, fra gli antichi insediamenti toscani, il suo sapore medievale e l’originaria conformazione urbanistica. Posta su un’altura, fra le colline a nord di Siena, da cui domina la Val d’Elsa con le sue torri, ieri simboli di potere delle famiglie nobili e dei mercanti, oggi fregio di bellezza e suggestione.
Apprezzabili gli scorci mozzafiato e i suggestivi vicoli, passeggiando lungo i quali si resta piacevolmente sorpresi dalla presenza delle tante botteghe artigiane, ateliers di artisti e gallerie d’arte contemporanea.
Testimonianze dell’antico insediamento etrusco sono il sepolcro di Cellole ed i ritrovamenti di Cisterna. Il primo nucleo del paese, cinto da mura e risalente all’VIII-IX secolo, si sviluppò successivamente in un castello feudale. Alla morte del feudatario, esso venne lasciato al vescovo, al quale la popolazione si ribellò e costituendo il libero comune. Inutili si dimostrarono invece i tentativi di resistere alle mire egemoniche di Firenze, di cui il libero comune dovette subire l’influenza.
Nel 1354 San Gimignano entrò a far parte del territorio fiorentino, dopo aver raggiunto il massimo splendore. La pestilenza del 1348 però portò alla deviazione della rotta dei pellegrinaggi e al declino economico, dopo la grande prosperità che aveva caratterizzato l’epoca medievale, quando San Gimignano godeva di una posizione privilegiata lungo la via Francigena.
Di quel periodo storico tanto florido rimasero le splendide opere che adornano tuttora chiese e palazzi, grazie ai quali, insieme a negozi e ristoranti, botteghe artigianali ed agriturismi, la cittadina ha recuperato la ricchezza perduta.
Oggi San Gimignano è iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco e famosa in tutto il mondo per le sue torri: attualmente ne possiamo ammirare solo tredici (la più antica delle quali risale al XIII secolo), ma in origine dovevano essere ben settantasei. Il sommo poeta Dante Alighieri narra, nella città, la presenza più di settanta torri a testimonianza dell'agiatezza economica dei mercanti locali. Allora, una legge vietava la demolizione di dette torri a meno che non si intendesse sostituirle con altre più belle.
L’elevato interesse artistico di cui gode San Gimignano, è rappresentato anche dai magnifici edifici storici, le scalinate, le chiesette, i palazzi, dalle opere di altissimo valore di artisti come Lippo Memmi, Filippino Lippi, Coppo di Marcovaldo, Benozzo Gozzoli, Pinturicchio, Taddeo di Bartolo, Giuliano e Benedetto da Maiano, Antonio del Pollaiolo e Domenico Ghirlandaio.
Il Duomo, in stile romanico, decorato al suo interno da affreschi del 1400 di scuola senese, la bellissima Piazza della Cisterna, circondata da palazzi del XIII e XIV secolo; il Palazzo del Podestà, che fa da “supporto” alla prima torre di San Gimignano, la torre Rognosa, le due Torri Salvucci, costruite di uguale altezza dalla famiglia Salvucci per aggirare il divieto di elevare torri più alte di quelle del Podestà, la panoramica Rocca di Montestaffoli, oggi adibita a parco pubblico e dall’unico torrino ancora accessibile da cui si gode la vista sorprendente di una finestra a trecentosessanta gradi sulle torri e sulla campagna circostante. E ancora: il Palazzo Comunale, con la sua Pinacoteca e la visita alla Torre Grossa, il Museo Archeologico, la Spezieria di Santa Fina, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele De Grada”.
Meta per il turismo, attratto dai numerosi monumenti e tesori d’arte, San Gimignano è famosa anche per la “Vernaccia”, fra i più prestigiosi vini bianchi d’Italia, prodotto dalle campagne del territorio comunale fin dal milleduecento. Altro prodotto di nota storica è lo “Zafferano” prezioso già in epoca medievale per l’economia locale.
Fra gli eventi da segnalare, il più importante è “Ferie delle messi”: rievocazione storica che porta lungo le vie della città note di colore folcloristico.
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