Santuario di Loreto
La storia del Santuario di Loreto ha inizio il 10 dicembre 1294, quando la Santa Casa giunse da Nazaret in Italia. Per gli studiosi la casa è giunta ad Ancona via mare, mentre la tradizione vuole che in seguito alle incursioni dei mussulmani e alla cacciata dei crociati dal territorio palestinese, per salvare la povera dimora dove avvenne l’annunciazione e dove la vergine Maria diede alla luce Gesù, gli angeli la trassero in volo fino a Loreto.
Gli esami fatti sui materiali hanno confermato la provenienza delle mura dalla Palestina. Le pareti della Santa Casa di Loreto sono costruite con filari di mattoni in pietra arenaria, utilizzata per molte costruzioni in Terra Santa e la malta che unisce le pietre è composta di materie inesistenti in territorio marchigiano, ma tipiche a Nazaret. I dipinti e i graffiti sulle pareti, tuttora visibili, ritraggono il pellegrinaggio dei fedeli che visitarono la casa prima del 1291 e l’iconografia dei santi raffigurati corrisponde a quelli riconosciuti dalla chiesa d’oriente.
Ultima e definitiva conferma riguarda le dimensioni dell’abitazione, che corrispondono con precisione al vano rimasto nella roccia in cui sorgeva la casa in Palestina.
Sotto l’apertura detta finestra dell’Angelo, è visibile un Crocifisso ligneo del XIII secolo, la cui fattura è per molti attribuibile all’illustre pittore toscano Giunta Pisano.
All’interno della Santa Casa di Loreto, si conserva la famosa Madonna Nera, a cui i fedeli giunti a Loreto in pellegrinaggio, da più di sette secoli, rivolgono devozione e preghiere. In origine la Madonna era un’icona dipinta in legno, di probabile origine orientale, fu sostituita nel XIV secolo con la statua della Vergine Lauretana rivestita di un manto detto “dalmatica” , appositamente fatta scolpire da Papa Pio XI con legno di cedro libanese dei Giardini Vaticani. In seguito ad un incendio del 1921, la statua fu sostituita con una copia su modello di quella originale.
La notte del 10 dicembre di ogni anno, le colline marchigiane intorno a Loreto si accendono di innumerevoli fuochi, simboleggianti la luce dell’Annunciazione e la speranza con cui l’umanità si rivolge alla Vergine. Schiere di pellegrini in marcia seguono le luminarie che guidano il loro viaggio alla Santa Casa ripetendo la frase “Loreto è casa nostra”.
La Basilica di Loreto, costruita intorno alla Santa Casa, fu affrescata nel ‘500 da artisti di notevole importanza, in particolare Luca Signorelli e Melozzo da Forlì, mentre il rivestimento esterno venne progettato dall’architetto Donato Bramante. Il campanile di Luigi Vanvitelli troneggia su Piazza della Madonna sulla quale si affaccia anche il Palazzo Apostolico adibito a Museo-Pinacoteca. Interessante la collezione di ceramiche e cimeli qui conservati, ma soprattutto il valore del museo è legato alle 8 tele di inizio ‘500 dipinte da Lorenzo Lotto, che insieme agli affreschi e alle opere scultoree e architettoniche che compongono la basilica, fanno di Loreto un centro di interesse non solo religioso, ma anche storico e artistico.
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