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Isole Pontine

ventotene2_latina.jpg Le isole Pontine, dette anche isole Ponziane, sono una meta turistica di grande attrazione nella Provincia di Latina, l’arcipelago è formato da due gruppi di isole distanti fra loro circa 22 miglia di mare, il gruppo a Nord-Ovest si compone dell’isola di Ponza e delle piccole isole di Palmarola, Gavi e Zannone, quello a Sud-Est comprende l’isola di Ventotene e il disabitato isolotto di Santo Stefano.

L’origine vulcanica di tutte le isole dell’Arcipelago Pontino, ad esclusione di Zannone, composto di rocce sedimentarie e metamorfiche, determinano l’incantevole morfologia di questi luoghi. Un susseguirsi di punte, faraglioni, grotte e cale compongono un paesaggio emerso dai colori cangianti, ricco di sfumature e forme contorte che proseguono anche nel paesaggio sottomarino.
La visita delle isole Pontine attira migliaia di persone ogni anno, in particolare durante la stagione estiva, quando le attività turistiche sono pienamente funzionanti.

Da Formia, Anzio, Terracina e San Felice Circeo, partono regolarmente traghetti e aliscafi diretti alle isole dell’Arcipelago Pontino. In estate è possibile raggiungere le isole Pontine via mare anche da Ischia, Napoli e Pozzuoli.

ventotene_latina.jpg La storia di questi scogli inizia in era preistorica, secoli dopo che il magma ribollente sottomarino si era raffreddato. Di qui passarono i primi uomini alla ricerca di ossidiana, poi fu l’era dei grandi navigatori Fenici e Greci e infine i colonizzatori Romani che ne fecero un luogo di relegazione per i martiri cristiani. Le isole a Sud-Est in particolare, Ventotene e Santo Stefano, hanno continuato ad essere luoghi di pena fino al XX secolo.

Il profilo di Santo Stefano è dominato dalla grandiosa mole dell’Ergastolo borbonico, l’edificio circolare costruito nel 1795 dall’Architetto Carpi e in uso fino al 1965 come prigione per gli ergastolani. Il penitenziario e l’isola, ormai disabitata, sono raggiungibili da Ventotene e costituiscono la meta di suggestive escursioni organizzate per chi visita le isole Pontine.

La vicina isola Ventotene, così ridotta che può essere visitata completamente a piedi, è anch’essa famosa come luogo d’esilio per illustri personaggi nel corso della storia, qui fu relegata la figlia dell’imperatore Augusto, punita per la sua condotta disordinata. Della dimora romana, Villa Giulia a Punta Eolo, restano alcuni ruderi. Sempre qui furono inviati anarchici, prigionieri politici ed esponenti antifascisti che al nome dell’isola legarono il Manifesto di Ventotene per un’Europa libera e unita scritto nel 1942 e diffuso clandestinamente negli ponza_latina.jpg anni di guerra.

Ventotene è oggi una delle più amate mete di vacanza per chi visita le isole pontine, il porto romano ancora in uso, scavato nella roccia vulcanica, accoglie maestoso i nuovi ospiti, davanti ai quali si apre uno spettacolo naturale di grande suggestione. Dal 1997 è stata istituita la Riserva Naturale Marina delle Isole Ventotene e Santo Stefano, paradiso dei sub e degli amanti della natura. Un buon periodo per andare in vacanza a Ventotene è settembre, sia perché l’afflusso di gente è inferiore, sia per assistere alla coinvolgente Festa di S.Candida, il 20 del mese, che si conclude con il lancio in mare di piccole mongolfiere di carta dipinte con sgargianti colori dagli abitanti dell’isola.

Ponza, la più grande fra le isole Pontine, si compone di un aspro territorio gavi_latina.jpg molto frastagliato, con incantevoli anfratti, punte e cale, le più importanti Cala di Ponza e Cala dell’Inferno corrispondono agli antichi crateri da cui l’isola si formò. I fondali di Ponza, disseminati di relitti di navi di epoche diverse sono famosi fra gli amanti degli sport e delle esplorazioni subacquee. A circa 6 miglia a Sud-Est dell’isola si trova il solitario scoglio della Botte.

La più piccola isola dell’Arcipelago Pontino è Gavi, uno scoglio roccioso lungo appena 700 metri su cui vivono indisturbati conigli, scorpioni, lucertole e altri animali tipici della zona.

La piccola isola di Palmarola, distribuita su poco più di un chilometro quadrato, è la più occidentale delle isole dell’Arcipelago Pontino. Le sue coste estremamente frastagliate, da tempo completamente disabitate, hanno a lungo nascosto ceramiche, oggetti e strumenti risalenti a popolazioni vissute nell’era Neolitica ed Eneolitica dedite alla ricerca di ossidiana. L’isola è stata definita da Folco Quilici “un miracolo” per il silenzio suggestivo e il senso di vuoto che accoglie chi approda a Palmarola, le sfumature di colori delle rocce e la trasparenza dell’acqua attirano chi visita la vicina Ponza per una escursione diurna.

All’estremo nord delle isole Pontine si può visitare l’isola di Zannone, dove i resti del trecentesco Convento di Santo Spirito si insediano nel centro di un incontaminato paesaggio naturale, compreso nei territori salvaguardati del Parco Nazionale del Circeo.