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Conosciuta per le sue spiagge e per la sua vita notturna, Rimini nasconde un patrimonio artistico e storico altrettanto degno di nota.
Il centro storico della città è ricco di monumenti, chiese e reperti di diverse epoche, alcuni dei quali ancora intatti e carichi di suggestioni. Le origini della città di Rimini sono antichissime, si parla di insediamenti primitivi nel paleolitico e poi della presenza sul territorio di popoli come gli Etruschi, i Greci, i Sanniti ed i Galli, ma è in epoca romana, nel 286 a.C. che si può individuare la vera fondazione della città di Ariminum.

Per la sua posizione strategica di punto di collegamento tra centro e Nord Italia, il Municipio Romano di Ariminum divenne ben presto una della più importanti città della Roma Imperiale, anche per il suo ruolo di avamposto per espandere la dominazione romana anche più a Nord, verso la Pianura Padana.

Non a caso da ponte_di_tiberio.jpgqui passavano le più importanti arterie dell’epoca come la Via Flaminia, che da Roma conduce a Rimini, la Via Emilia che da Rimini arriva a Piacenza e la Via Popilia-Annia, che da Rimini arrivava a Trieste, passando per Ravenna. Il massimo splendore raggiunto in epoca romana è testimoniato anche dalle numerose costruzioni volute in gran parte da due grandi imperatori, Augusto ed Adriano, che sembravano apprezzare particolarmente questa città.

Per visitare Rimini si può partire dall’antico Ponte di Tiberio, costruito per volere di Augusto a partire dal 14 d.C. e giunto a compimento nel 21 d.C., quando l’impero era passato nelle mani di Tiberio, che attribuì al ponte il proprio nome. Il Ponte di Tiberio mostra ancora oggi tutta la bellezza della sua struttura con cinque arcate a tutto sesto realizzate in pietra d’Istria.

Attraversa il fiume Marecchia, un tempo Ariminus, e si pone come confine settentrionale della Rimini romana. Tuttora aperto al transito di veicoli, il Ponte di Tiberio da inizio al Corso d’Augusto, il lungo viale pedonale che rappresenta ancora oggi il centro vivo di Rimini, pieno di negozi, piccoli caffé ed edifici storici. Percorrendo il Corso d’Augusto si arriva alla grande Piazza TreMartiri, dove recenti scavi anno riportato alla luce parte dell’antica pavimentazione del foro romano, e poi alla bellissima Piazza Cavour, sede del mercato del pesce e della verdura in epoca medievale.

Si affacciano sulla piazza Palazzo dell’Arengo, Palazzo Garampi, e Palazzo del Podestà, edifici storici di grande pregio. Il Teatro Galli, sul fondo, risale al 1857. Piazza Cavour ospita inoltre la splendida Fontana della Pigna, realizzata nAugusto_250.jpgel 1543 ad opera di Giovanni da Carrara.
Percorso tutto il Corso d’Augusto si giunge all’imponente Arco d’Augusto, altra mirabile costruzione di epoca romana. Eretto nel 27 d.C. per rendere onore ad Augusto ed originariamente inserito nelle mura cittadine, l’Arco d’Augusto si staglia oggi al centro di un’ ampia piazza.

L’arco d’Augusto è un arco trionfale posto alla fine della Via Flaminia ed è uno dei più antichi giunti sino ai giorni nostri. La merlatura attualmente presente nella parte superiore risale al periodo medievale, al X° secolo circa, epoca in cui la città era in mano ai ghibellini.

Nel visitare Rimini non si può tralasciare una tappa all’Anfiteatro romano, edificato nel II° secolo d.C. per ospitare spettacoli gladiatori. Alla periferia dell’antica città, l’Anfiteatro di Rimini presentava una forma ellittica e le dimensioni della sua arena erano di poco inferiori a quelle del più celebre Anfiteatro Flavio a Roma, meglio conosciuto come Colosseo. Poteva ospitare circa 10.000 spettatori.

Ben presto la destinazione dell’Anfiteatro di Rimini divenne di natura difensiva e, una volta incorporato alle mura della città, acquistò funzione militare. In epoca medievale acquisì anche la funzione di Lazzaretto. I resti dell’Anfiteatro di Rimini attualmente presenti sono stati oggetto di un’importante opera di restauro intorno agli anni ’60, opera che ha permesso di recuperare parte della struttura, attualmente utilizzata per spettacoli ed eventi oltre che come meta di visite guidate a Rimini. tempio_malatestiano_1.jpgAltro simbolo di Rimini è il Tempio Malatestiano, testimonianza di un altro periodo di grande splendore della città, che dal 1295 divenne Signoria sotto Malatesta da Verucchio.

I lavori al Tempio Malatestiano ebbero inizio nel 1447 circa con piccoli interventi alla chiesa duecentesca di san Francesco, in stile gotico, alla quale furono aggiunte alcune parti. Sarà solo successivamente, con l'architetto Leon Battista Alberti e per volere di Sigismondo Pandolfo Malatesta, che ebbe inizio il più ambizioso progetto di creazione di una sorta di rivestimento della chiesa preesistente ed una trasformazione degli interni. In seguito ad un travagliato periodo di guerre con Federico da Montefeltro, che lo sconfisse successivamente e alla mancanza dei fondi necessari, la costruzione venne sospesa.

Ancora oggi è possibile ammirare il duplice volto dell’edificio, dove contrastano la facciata ed i lati marmorei con la copertura povera di travi e tavelle. Pregevole è il crocifisso di Giotto presente all’interno del Tempio Malatestaiano, che ospita anche i sepolcri di Sigismondo Malatesta e Isotta degli Atti.