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Parco Paleontologico del bergamasco
Punto di incontro fra la pianura padana e le imponenti catene
alpine, il territorio della provincia di
Bergamo offre uno splendido scenario paesaggistico,
ricco e vario, costellato di riserve
naturali, verdi vallate e oasi
protette aperte su panorami incantevoli.
Il Parco delle Orobie è una vastissima area montana forestale costituita attorno alla catena alpina delle Orobie e delle Prealpi Orobie. Il versante meridionale del rilievo rientra nel Parco delle Orobie Bergamasche, mentre quello settentrionale è compreso nell’area valtellinese. Il Parco, con la sua ricchezza faunistica e vegetale, è una meta di escursione sia in estate che in inverno per molti turisti in vacanza a Bergamo.
A rendere particolare il territorio del Parco delle Orobie Bergamasche è la grandissima presenza di acque, laghi, fiumi, ruscelli e torrenti che solcano il territorio creando vallate, forre profonde come quelle scavate dal torrente Enna in Val Taleggio e improvvise cascate. La Cascata del Serio a Valbondione, la più alta d’Italia con un salto di 315 metri, è uno spettacolo imperdibile, altrettanto suggestive sono le cascate nella Valle di Scalve e la cascata della val Sambuzza, nel borgo di Pagliari di Carona.
La ricchezza d’acqua nel territorio del Parco delle Orobie Bergamasche favorisce la presenza di una grandissima varietà vegetale. Faggi, noccioli, frassini e betulle ricoprono i pendii alpini, oltre i 1000 metri gli abeti rossi formano fitti boschi mentre grandi spazi sono ancora lasciati a pascolo. Spostandosi verso la fascia delle Prealpi Orobie, costituite di rocce chiare e calcaree, in primavera ci si troverà davanti a sterminati campi ricoperti da margherite, ranuncoli gialli, gigli, stelle alpine astri di montagna, ciclamini e molti altri fiori, che compongono uno degli spettacoli naturali più attraenti del parco. Per osservare al meglio questa meraviglia si consiglia di dirigersi sul Monte Arera e immergersi nel tripudio di colori e profumi del Sentiero dei fiori.
Per gli sportivi e gli amanti del trekking, da non perdere il Sentiero delle Orobie, un itinerario montano che tocca i principali rifugi della catena alpina distribuiti lungo il tragitto di ben 160 chilometri. Il percorso si snoda fra quota 1.500 e 2.800 metri s.l.m. e attraversa tutto il Parco delle Orobie Bergamasche. Il tratto occidentale, facilmente percorribile da chiunque sia un po’ allenato, inizia dalla valle dello Stabina e arriva al Rifugio Fratelli Calvi, da qui parte la seconda parte del tragitto, quella orientale, che si conclude nella Conca della Presolana. Questo secondo tratto richiede esperienza e attrezzatura, infatti lungo il tragitto sono presenti vie ferrate e pareti da scalata di notevole difficoltà.
Un percorso fuori dal comune è quello proposto dal Parco Paleontologico di Cene, in val Seriana. Il tratto delle Prealpi Orobiche compreso nel Parco si è rivelato un vero e proprio giacimento di fossili di coralli, pesci e rettili, prova inconfutabile che circa 220 milioni di anni fa la zona fosse ricoperta da un mare tropicale, con piccole isole, lagune e barriere coralline. Lungo il tragitto del Parco sono presenti pannelli informativi e guide preparate illustrano gli aspetti più interessanti del percorso.
Completamente diverso il paesaggio di pianura del Parco dell’Adda Nord, dove zone umide e aree palustri ospitano splendidi fiori d’acqua, ninfee, gigli selvatici gialli e mughetti. Di grande interesse anche le opere di ingegneria idraulica disseminate lungo il corso del fiume.
Infine, i turisti che soggiornano a Bergamo per le vacanze e non vogliono allontanarsi troppo dal centro possono far visita al Parco dei Colli di Bergamo, situato sulle colline alle porte di Bergamo Alta. Qui li attende uno dei più bei panorami aperti sull’anfiteatro alpino delle Orobie, inoltre vi si trova un interessante percorso didattico dedicato ai bambini e l’orto botanico Lorenzo Rota che ospita oltre 900 specie di piante esotiche ed indigene.
Il Parco delle Orobie è una vastissima area montana forestale costituita attorno alla catena alpina delle Orobie e delle Prealpi Orobie. Il versante meridionale del rilievo rientra nel Parco delle Orobie Bergamasche, mentre quello settentrionale è compreso nell’area valtellinese. Il Parco, con la sua ricchezza faunistica e vegetale, è una meta di escursione sia in estate che in inverno per molti turisti in vacanza a Bergamo.
A rendere particolare il territorio del Parco delle Orobie Bergamasche è la grandissima presenza di acque, laghi, fiumi, ruscelli e torrenti che solcano il territorio creando vallate, forre profonde come quelle scavate dal torrente Enna in Val Taleggio e improvvise cascate. La Cascata del Serio a Valbondione, la più alta d’Italia con un salto di 315 metri, è uno spettacolo imperdibile, altrettanto suggestive sono le cascate nella Valle di Scalve e la cascata della val Sambuzza, nel borgo di Pagliari di Carona.
La ricchezza d’acqua nel territorio del Parco delle Orobie Bergamasche favorisce la presenza di una grandissima varietà vegetale. Faggi, noccioli, frassini e betulle ricoprono i pendii alpini, oltre i 1000 metri gli abeti rossi formano fitti boschi mentre grandi spazi sono ancora lasciati a pascolo. Spostandosi verso la fascia delle Prealpi Orobie, costituite di rocce chiare e calcaree, in primavera ci si troverà davanti a sterminati campi ricoperti da margherite, ranuncoli gialli, gigli, stelle alpine astri di montagna, ciclamini e molti altri fiori, che compongono uno degli spettacoli naturali più attraenti del parco. Per osservare al meglio questa meraviglia si consiglia di dirigersi sul Monte Arera e immergersi nel tripudio di colori e profumi del Sentiero dei fiori.
Per gli sportivi e gli amanti del trekking, da non perdere il Sentiero delle Orobie, un itinerario montano che tocca i principali rifugi della catena alpina distribuiti lungo il tragitto di ben 160 chilometri. Il percorso si snoda fra quota 1.500 e 2.800 metri s.l.m. e attraversa tutto il Parco delle Orobie Bergamasche. Il tratto occidentale, facilmente percorribile da chiunque sia un po’ allenato, inizia dalla valle dello Stabina e arriva al Rifugio Fratelli Calvi, da qui parte la seconda parte del tragitto, quella orientale, che si conclude nella Conca della Presolana. Questo secondo tratto richiede esperienza e attrezzatura, infatti lungo il tragitto sono presenti vie ferrate e pareti da scalata di notevole difficoltà.
Un percorso fuori dal comune è quello proposto dal Parco Paleontologico di Cene, in val Seriana. Il tratto delle Prealpi Orobiche compreso nel Parco si è rivelato un vero e proprio giacimento di fossili di coralli, pesci e rettili, prova inconfutabile che circa 220 milioni di anni fa la zona fosse ricoperta da un mare tropicale, con piccole isole, lagune e barriere coralline. Lungo il tragitto del Parco sono presenti pannelli informativi e guide preparate illustrano gli aspetti più interessanti del percorso.
Completamente diverso il paesaggio di pianura del Parco dell’Adda Nord, dove zone umide e aree palustri ospitano splendidi fiori d’acqua, ninfee, gigli selvatici gialli e mughetti. Di grande interesse anche le opere di ingegneria idraulica disseminate lungo il corso del fiume.
Infine, i turisti che soggiornano a Bergamo per le vacanze e non vogliono allontanarsi troppo dal centro possono far visita al Parco dei Colli di Bergamo, situato sulle colline alle porte di Bergamo Alta. Qui li attende uno dei più bei panorami aperti sull’anfiteatro alpino delle Orobie, inoltre vi si trova un interessante percorso didattico dedicato ai bambini e l’orto botanico Lorenzo Rota che ospita oltre 900 specie di piante esotiche ed indigene.
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